ROMEO TANI
dal 21 Dicembre 2014 al 6 Gennaio 2015
Luogo: Scuderie Granducali

SCUDERIE GRANDUCALI
Romeo Tani
Colori e Riflessi d'Artista "dipinti"
DAL 21 DICEMBRE 2014 AL 6 GENNAIO 2015
ingresso gratuito
Aperta tutti i giorni con il seguente orario:
feriali: 15,30 - 19,30
festivi: 10,30-12,30 e 16,00-20,00
Inaugurazione domenica 21 dicembre 2014 - ore 16,30
Romeo Tani
Che il cosiddetto viaggio d'artista mi abbia sempre affascinato, lo prova un interesse che ho avuto sin da giovane, seguendo l'attività di Pietro Annigoni – per cui ho scritto vari articoli, o presentazioni in pubblicazioni specifiche – e di altri autori tipo Michele Cascella, Amedeo Lanci (splendidi i sui diari che penso ancora inediti), e la recente mostra che ho curato nella centralità del 2014 assieme a Gigliola Fontanesi a Bruxelles – Palazzo Berlaymont, sede dei Commissari dell'Unione Europea – dove sedici pittori, quattordici italiani e due di altre nazionalità, hanno ben concretato “Viaggio d'artisti in Europa”, evento culturale che, in pratica, ha aperto il cosiddetto “Semestre italiano”.
Lì vi avrei volentieri portato tanti e tanti altri, ma non sempre le cose possono essere fatte: quello che mi consola è di aver potuto donare libri e pieghevoli e Dvd a chi lì veniva appositamente, per far giustamente conoscere pure la mia amata area apuo-versiliese e quel che lì avevano fatto un'enormità di pittori e di scultori e di fotografi.
Ciò per dire che lo spontaneo “Viaggio” di Romeo Tani, inserito nella propria dimensione – in parte legato alla realtà paesaggistica e inerente la memoria di nomi di uno spazio temporale di alcuni protagonisti dell'arte, della cinematografia e persino della religione – va letto come un vero e proprio atto di amore sia nei confronti della continuità della vita, sia della memoria che nonostante la fretta che tutto pare distruggere e obliare, persiste. Vive.
Sono 'buoni' i suoi dipinti/documento! Onesti.
Romeo Tani ama usare il colore raccontando di sé, dei viaggi statunitensi che ne assemblano sogni giovanili, protagoniste le star così ben veicolate dal cinema e dalla televisione, ma pure i momenti riflessivi trascorsi a dipingere direttamente sul lago di Massaciuccoli di pucciniana memoria, in quel di Lucca o di Siena, o altrove.
I suoi temi sono ben collegati a tratti floreali (la rosa dell'amore, il giglio della purezza...), a spazi vissuti ma anche desiderati, amati persino sui libri e poi riproposti in pittura, ma non da meno sono certi “omaggi” tra i quali emerge quello dedicato alla genialità di Caravaggio.
“No... spesso non sono contento di quello che faccio, anche se amo dipingere. Vorrei andare oltre..., il riflesso è rivedersi e rivedere, guardarsi attorno e dentro”.
Con tali parole mi ha presentato il suo “Omaggio a Caravaggio”, olio su tela che gli ho consigliato di mettere in evidenza nella mostra personale di Seravezza che a dicembre chiude un anno usualmente importante per la Versilia dell'Arte e della Cultura.
Quello di Caravaggio, espresso nell'Omaggio..., è un dipinto che ha, per Romeo Tani, il senso di un porto sicuro dove ha attraccato e dal quale sta tendendo le vele per portarsi su altri lidi: il quadro è profondo per le simbologie che contiene, tant'è che – pur sapendo che Tani non ha letto il libro di Fulvia Strano “La forma del tempo” (Edilet-Edilazio Letteraria, Roma 2009) – accosto volentieri il suo “Omaggio...” al Narciso caravaggesco, là dove si legge che “Tutto è fermo, immobile come l'eterno presente nel quale il protagonista sarà imprigionato dal mito, condannato dal suo stesso desiderio amoroso ad una disperata solitudine, introversa e arida, priva di vita”.
Romeo Tani, uomo sensibile che riflette sul proprio tempo, è solo?
Forse, e so che spesso tanti artisti, intendendo tali – ovviamente – poeti e scrittori e anche giornalisti e altri, soffrono o si nutrono della solitudine per mettere in essere quel poco o tanto che hanno nella mente e nel cuore.
Di lui vedo primariamente un racconto ad immagini onestissimo, mi ripeto, raccontato a volte, o interpretato in altre soluzioni giacché – usando ancora le parole dell'amica Fulvia Strano, che stimo enormemente – “Un'opera d'arte, nella sua forma finita, è espressione compiuta del limite del nostro orizzonte di uomini e, insieme, del suo incessante procedere alla ricerca di un oltre, di un altrove”.
Romeo Tani ci trasporta, dunque, nel giardino dei suoi innamoramenti, dei suoi sogni, persino delle sue paure come dei convincimenti, delle attese, perciò non mi resta, a questo punto, che augurargli la continuità di un viaggio in cui molti sapranno, oltre me, apprezzarlo.
Marina di Pietrasanta, 14 novembre 2014.
Lodovico Gierut
NOTA BIOGRAFICA
Romeo tani
Nasce a Lucca il 14/02/1950, dove trasorre la sua infanzia sino al 1963, nello stesso anno si trasferisce con la sua famiglia in Versilia dove inizia il suo apprendistato nel restauro del legno.
Nel 1969 decide di andare in Francia, nei dintorni di Parigi continuando il suo lavoro, scopre ed applica nuove tecniche di colore.
Nel 1971 forma la sua famglia.
Torna in Italia nel 1980 andando a vivere a Massarosa, dove tutt' oggi risiede, dedicandosi al mondo della pittura, alla quale dedica gran parte del suo tempo.
Luogo: Scuderie Granducali
Come arrivare