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Teatro
  • Data
    Durata

    04 Febbraio 2016

  • Luogo
    Dove

    Scuderie Granducali

  • Contatti
    Contatti

    Telefono: 0584.757443 / 0584.756046

I GATTI MEZZI in Concerto

Dettagli

I GATTI MÉZZI

Il 2015 è stato un anno importante per il duo pisano; il decimo insieme dopo 5 album  e un sesto in arrivo, senza contare la candidatura ai Nastri d’Argento nella categoria "miglior canzone originale" per “Morirò d’Incidente Stradale” dalla colonna sonora del film di Roan Johnson “Fino a qui tutto bene”. Ecco qui il brano:
https://www.youtube.com/watch?v=7awiciMVc0M Ecco qui invece il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=XDnG_Y8Y3_A

Nel corso della serata verranno suonati alcuni dei brani storici dei Gatti e rispolverati un paio di monologhi, che non riproponevano da tempo.

I Gatti Mézzi ci raccontano “Morirò d'Incidente Stradale” il singolo che è stato scelto da Roan Johnson per il trailer del film “Fino a qui tutto bene”: “Tante cose hanno scritto questa canzone “Morirò d'Incidente Stradale” è un testamento, una storia d'amore terminata tragicamente, un promemoria amletico personalizzato. E' la malattia del padre, è una promessa al figlio, è uno schiaffo al destino. E' un'inutilissima passione per i motori e l'amore più grande di tutti, quello per la vita. Morirò d'incidente stradale è la voglia smodata di campare cent'anni, raccontata nel peggiore dei modi.”

Dopo il tour estivo di “Vestiti Leggeri” (Picicca-Sony), in compagnia di tutti i personaggi che hanno colorato i cinque album del duo toscano, I Gatti Mézzi annunciano l'uscita di un nuovo album in autunno, che si preannuncia carico di lirismo, auto-ironia ed umanità vissuta.

Il tour invernale 2014-2015 ha condotto il duo pisano in lungo ed in largo per la penisola con un concerto all'insegna della canzone, e delle storie di paese che i due musicisti pisani hanno saputo convertire ed illuminare dall'interno con la consueta bellezza carica di ironia pungente e citazioni provenienti da letteratura e dalla migliore tradizione della canzone italiana. e qui il video clip di “Delirio” https://www.youtube.com/watch?v=nPfOFRJ5AT8

Hanno scritto di loro: (…) Merito di un fuoco espressivo, che evita sbracature e dà peso alle parole, spesso duplici, irriverenti, surreali; insomma, particolari. Sono loro il perno che rende il dischetto in alcuni momenti memorabile e accompagna la musica su un crinale in equilibro fra la cosiddetta canzone d’autore e la follia del r’n’r. Un bel movimento, ondulato e sussultorio.
IL MUCCHIO

(..) il duo pisano si fa sempre più irriverente e sarcastico. La forza della loro scrittura sra nel riuscire , attraverso storie apparentemente semplici, a sviscerare la cruda realtà del nostro paese. RUMORE Arrangiamenti importanti, orchestrali, la Picicca Dischi come garanzia di produzione per un album sofferto ma al contempo dolce come i migliori classici della commedia all'italiana, attualissimo, pieno di paure profonde e di speranze sottovoce, consapevole delle proprie inconsapevolezze. Non offre alcuna soluzione, ma ti lascia più leggero, come promette il titolo. Consigliatissimo.
ROCKIT


Il successo de I Gatti Mezzi risiede nella loro versatilità bifronte, nel loro essere sia eleganti musicisti da palcoscenico teatrale, sia stornellatori di strada capaci di trasformare un tic in eterna presa per i fondelli e un aneddoto da poco in mitologia di quartiere.
BLOW UP

(…) in copertina del nuovo album “Vestiti leggeri”, con uno seduto sulla canna della bici dell’altro e giù a ridersela, a fare il verso a Fred Buscaglione, in forme benigne di demenza virile. INTERNAZIONALE

Colpisce la disillusione (ma con un pizzico di ottimismo), la gioia spontanea (tipica di un Benigni) ma con una punta di malinconia. Chiaroscuri, equilibrio da funamboli, i due gatti mezzi (bagnati in toscano) riescono a dipingere affreschi quotidiani senza mai annoiare.
IL FATTO QUOTIDIANO

Tommaso Novi (piano e voce) e Francesco Bottai (chitarra e voce) tolgono le briglie al loro genio artistico e lasciano che esso si sbizzarrisca percorrendo i sentieri più personali della vita quotidiana, tramutandola abilmente in arguti cristallizzati nel tempo anche quando il duo ripercorre episodi come il fare la pipì per strada (Piscio al muro), traslocare la salma del padre sfrattata dal comune (Soltanto i tuoi baffi), la monotonia della vita di coppia (L’amore ‘un lo faccio più) e le aspettative sulla vita della figlia ancora in fasce (Pepe).
JAM

Nel disco si parla anche di comunicabilità nell’era dei social network e dei messaggini. Novi: «Ci sentiamo travolti da questa esplosione della comunicazione. Ci sono i connotati di una dipendenza malsana, di qualcosa che ti vuoi togliere di dosso ma di cui non puoi fare a meno».
Tratto dall’intervista di Fulvio Paloscia e Gaia Rau di LA REPUBBLICA del 20 Aprile 2013

Tutti vestiti leggeri? «E’ una metafora per dire che in questo album ci siamo denudati, svelati, per proporre in maniera nuova ed originale al pubblico l’universo di Francesco e Tommaso. Se prima ci interessava guardarci intorno, in questo cd ci siamo guardati dentro e ci raccontiamo senza veli ». Tratto dall’intervista di Giovanni Ballerini della LA NAZIONE del 21 Aprile 2013

Sono cresciuti in un quartiere periferico di Pisa ma d’estate scappavano al mare ogni volta che era possibile. Nel sangue di Tommaso Novi e Francesco Bottai, in arte “I Gatti Mézzi” (mézzi, con “e” chiusa e zeta sorda, come in “tazza”, che non vuol dire mezzi gatti ma gatti fradici, mézzi appunto), gruppo musicale jazz e swing nato a Pisa otto anni fa, scorrono musica e atmosfere di bella stagione
GRUPPO L’ESPRESSO SALUTE E BENESSERE


Si parla dei Gatti Mézzi come di una band che prende spunto da alcuni cantautori della musica italiana come Paolo Conte e Giorgio Gaber, dal jazz manouche alla Django Reinhardt e dallo swing classico. Insomma i Gatti Mézzi sono da apprezzare soprattutto per la ricercatezza musicale e la squisita cortesia con cui pronunciano parole scomode, apparentemente sempliciotte, in realtà molto attuali e amare. 
PENSIERI DI CARTAPESTA 


Dopo centinaia di concerti e oltre 10mila copie del disco vendute, a quattro anni dall’album che li ha fatti diventare un fenomeno sociale, e a sette dall’esordio autoprodotto di “Anco alla puce ni viene la tosse” i due ecclettici artisti pisani, Tommaso Novi e Francesco Bottai, tornano con il quinto lavoro. Ed è un altro gioiellino di ironia e swing orchestrazione e semiseria osservazione sociale, canzone d’autore e cabaret.
IL CORRIERE FIORENTINO

Website
http://www.igattimezzi.it/