Il palco della Memoria
dal 14/07/2010 al 19/08/2010
Dove si svolge:
Seravezza - Area Medicea
Il Palco della memoria, in scena davanti al Palazzo Mediceo di Seravezza, è una rassegna improntata al teatro d’impegno civile come quello narrato di Marco Paolini (il 23 luglio) con lo spettacolo la Macchina del capo dove l’artista ripercorre 30 anni di storia italia, Marco Travaglio (il 14 luglio), la novità di Gherardo Colombo (30 luglio) con il processo a Camillo Benso di Cavour, un pretesto per raccontare la nostra storia recente. E poi Paolo Rossi (6 agosto) con Serata del disonore, Moni Ovadia (l’8 agosto a Stazzema ma che rientra nella rassegna), Simone Cristicchi in Li Romani in Russia - Racconto di una Guerra a Millanta mila Miglia (18 agosto) con la regia di Alessandro Benvenuti e molto altro ancora.
Gli eventi
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La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente. La storia è maestra ma nessuno impara mai niente.
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“La macchina del capo” prende vita dagli “Album”, i racconti teatrali costruiti lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984, nei quali lo stesso gruppodi personaggi cresce passando da uno spettacolo all’altro, in una sorta di romanzo popolare di iniziazione.
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Il conte Camillo Benso di Cavour è messo alla sbarra per aver con colpevole leggerezza favorito o quanto meno non impedito l’unificazione di un paese che non possedeva i requisiti politici,
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Un repertorio antologico del meglio di Paolo Rossi, dai monologhi comici e tragici alle sue canzoni che hanno sottolineato i vizi dell’Italia degli ultimi vent’anni, in un improvvisato riarrangiamento contemporaneo.
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Rabinovich e Popov sono i due nomi più tipici dell’ebreo russo e del russo ortodosso. Al tempo dell’Unione Sovietica furono il compagno Popov e il compagno Rabinovich. Il loro rapporto fu sempre di natura passionale, segnato da sentimenti contrastanti: ammirazione, diffidenza, odio, solidarietà, amore, rabbia ma soprattutto attrazione fatale.
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Dopo l’avventura teatrale de La canzone di Nanda, dedicato a Fernanda Pivano e replicato con successo in tutta Italia, Casale prosegue il suo viaggio attraverso le opere dei poeti, degli scrittori, e dei musicisti americani che dagli anni 50 a oggi hanno significato molto anche per la cultura italiana.
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Lo spettacolo nasce dalle suggestioni di un breve racconto di Dino Buzzati, Il male dentro di noi, scritto dopo la strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969). A quarant’anni dalla strage di Piazza Fontana, la pièce si apre ad una riflessione su quegl’anni ma anche su di noi
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Un monologo dal forte impatto emotivo, che racconta la guerra attraverso la voce di chi l'ha vissuta in prima persona.
Un teatro “civile” che non dimentica la lezione dei grandi esponenti del teatro di narrazione (Paolini, Celestini, Perrotta), ma si presenta “nuovo”,
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Dedicato ai grandi versi di Dino Campana, il leggendario scrittore toscano nato nel 1885 a Marradi e scomparso a Castel Pulci, nei pressi di Badia a Settimo, nel 1932, lo spettacolo è un’imprevedibile occasione di poesia e musica. Un omaggio all'"urgenza della poesia" con protagonista l'attore Carlo
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